Sappiamo benissimo che il tempo è prezioso per tutti. L’insegnamento ed in particolare la carriera universitaria, è incredibilmente piena di impegni ed incombenze. Anche l’impegno profuso in altre istituzioni, come per esempio musei, fondazioni ed associazioni, non è poco. Perché allora dedicare tempo a questo progetto?
La prima banale risposta potrebbe essere: se qualcuno ha passione per la storia e magari anche per l’insegnamento, dovrebbe essere disponibile a dedicare un po’ del suo tempo, per un’iniziativa a favore delle giovani e future leve dello studio della Storia. Chi ha passione, normalmente ha anche passione di tramandarla e trasmetterla. Sappiamo che questa risposta è apparentemente molto demagogica, diciamo apparentemente perché chi sta scrivendo ha dedicato moltissimo tempo, soldi, risorse per pura passione, senza avere nulla in cambio se non la soddisfazione; comprenderete che, da qui, non la vediamo molto demagogica.
Però abbiamo un’argomentazione molto più solida. Oggi si parla moltissimo di ”Public History”, di divulgazione e da qualche parte si sta facendo. Iniziative ce ne sono, questa è una di quelle. Le discussioni tra dotti, molto importanti e complesse, che però si confinano in ambienti estremamente ristretti, non ci paiono le più adatte per la divulgazione al grande pubblico.
Perché abbiamo uno spazio nella piattaforma per inserire delle fonti? Proprio per questa ragione. Immaginiamo un professore che inserisce tra le fonti un ampio articolo, molto esaustivo ed importante. Un giovane studente ne ricava una pillola, un approfondimento e poi inserisce un collegamento all’articolo originale. Ovviamente nella speranza venga cliccato e letto. Ciò vale anche per i libri, specifichiamo ai redattori che nella bibliografia, vengano inseriti dei collegamenti ipertestuali che riportino ai siti dove un certo libro può essere acquistato, o un certo articolo può essere letto. A nostro modo, crediamo che anche questa sia divulgazione, presentare qualcosa di semplice e facile lettura, adatta al grande pubblico ed allo stesso tempo offrire la possibilità di “salire” di livello collegandosi ad informazioni più importanti, più complete ed esaustive. Ovviamente ciò può maggiormente favorire chi vorrà mettere a disposizione più materiale, ma soprattutto chi si sentirà di vedere SnapHistory come una opportunità e non solo come un inutile e noioso ulteriore impegno. Oltretutto verificare una pillola di soli 2.000 caratteri non richiede molto tempo.